Un'idea sbagliata è meglio di una non-idea. Riflessioni sul voto
Tra
poche settimane ci saranno le elezioni politiche per il rinnovo dei due rami
del Parlamento, la Camera dei Deputati e il Senato della Repubblica. Si
troveranno a votare anche coloro che hanno compiuto diciotto anni da poco e si
sentono spaesati di fronte al mondo della politica.
Effettivamente
quella della politica è una realtà complessa, di cui i giovani ignorano molti
meccanismi e per questo una gran parte di loro decide di non votare. Pensando
di sbagliare e di non votare la persona giusta, o credendo che il proprio voto
sia inutile, i ragazzi preferiscono rinunciare al voto, uno dei diritti più
importanti di una persona, conquistato con grande forza d’animo e numerose lotte
dagli uomini del passato. Ed è anche per questo motivo che non bisogna
rinunciarvi. Non votare, infatti, significa rinunciare alla propria libertà di
opinione, elemento fondamentale in una democrazia quale è lo Stato in cui
viviamo, in cui è il popolo a decidere in modo incondizionato chi lo
rappresenterà in sede istituzionale. Astenersi dal voto, quindi, vuol dire non esprimere la propria
volontà e farsi rappresentare dalle
scelte degli altri. Non sempre quella comune, però, è la stessa idea di un
singolo, il quale, pur di difendere la propria, dovrebbe andare a votare
sebbene scegliendo un partito che non salirà al potere. E’ importante capire,
infatti, che la partecipazione attiva alla vita dello stato è più importante
del tipo di scelta politica effettuata. L’atteggiamento di rinuncia di fronte
alle elezioni è molto frequente soprattutto tra i giovani. Questo può essere
collegato probabilmente alla sfera esistenziale, cioè a una maniera passiva di
vivere. Molti ragazzi, infatti, non riescono a rendersi conto dell’importanza
che riveste il voto, come strumento di libertà e di scelta, perché, complice un
atteggiamento di menefreghismo, sono poco interessati alla politica, vista come
un mondo lontano che non influisce in alcun modo sulla vita di tutti i giorni.
Al contrario, invece, è opportuno rendersi consapevoli della situazione
politica in cui si vive e il primo passo da compiere è formare la propria idea.
Questo è possibile tramite tutti i mass media che sono a disposizione, a
partire dalla televisione, attraverso la quale i telegiornali informano sui
programmi politici dei partiti, fino ad arrivare agli smartphone e ai computer,
grazie ai quali, navigando sui siti istituzionali, è semplice informarsi sui
programmi e sul lavoro svolto finora dallo schieramento scelto. Allo stesso
modo si può conoscere ciò che politicamente accade nel paese anche tramite i
giornali cartacei o ascoltando le altre persone, in modo da raggiungere una
decisione quanto più possibile giusta e pronta per essere espressa.
Martina De Simone
Nessun commento:
Posta un commento