26/05/16

Abbiamo finito le idee.

Ebbene sì, signore e signori, ci siamo. L’anno scolastico 2015/2016 è prossimo alla fine e tutti noi siamo già preoccupati su cosa fare quest’estate mentre le ultime settimane di scuola trascorrono lente, deprimendo tutti noi studenti, già ansiosi di ricevere il giudizio degli insegnanti scritto su quel singolo pezzo di carta sotto forma di svariati numeri, che, in ogni caso, non ci rappresentano realmente.



La maggior parte degli studenti, ossia coloro che non sono impegnati nel famigerato “esame di Maturità”, avranno probabilmente già completato i propri percorsi formativi – copiando gli ultimi compiti in classe e facendosi suggerire le risposte durante le interrogazioni finali – e staranno già spremendosi le meningi pensando a come passare il Ferragosto, ignari del fatto che la maggior parte di loro continuerà, per tutta l’estate, a fare ciò che ha sempre fatto durante il corso dell’anno: una beneamata ceppa grattarsi la panza.
Noi no. Il nostro obbiettivo di scimmie ammaestrate continua imperterrito. Scriveremo fino alla fine dei tempi, e nulla ci potrà fermare.
A parte l’esaurimento nervoso. Ma ancora non è sufficiente a fermare la nostra opera di bene.
Ma in cosa consiste questa Opera Magna che i nostri eroi intendono continuare fino alla fine dei loro giorni? È proprio questo che cercheremo di scoprire oggi. Perché? Beh, mi pare abbastanza logico…
Perché abbiamo finito le idee.
A gentile concessione di Sua Maestà il Caporedattore, abbiamo potuto intervistare un nostro collega: «Il lavoro dello pseudogiornalista non è facile. Ogni settimana ci obbligano a scrivere idiozie spacciandole per vere. Ci fanno lavorare in ambienti malsani, dove il colera è alle porte, e i mezzi a nostra disposizione sono tecnologicamente arretrati, per cui chi non è stremato dalle malattie lo è dalla fatica. Gli orari di lavoro sono estenuanti, sono settimane che non vedo la mia famiglia- oh no, il tempo è scaduto! Non voglio tornare dentro! Dite alla mia famiglia che gli ho voluto beneeeeeee…». Non sentimmo mai più parlare di lui.
Dopo svariate lettere di raccomandazione e diverse bustarelle mandate a vuoto, siamo riusciti ad incontrare il Sommo Leader in persona, Pietro Benito Magno Tancredi, che ha rilasciato alcune dichiarazioni.
«Durante il corso di quest’anno, voi luridi schifosi pezzi di m amati redattori siete riusciti a produrre dei veri e propri scempi letterari piccoli capolavori. Sono così fiero di voi perché rappresentate la gioventù di questo regime. Ora potete tornare ai vostri miseri lavori, miei cari sottoposti! E ricordate… che la parola d’ordine… è una sola! SCRIVERE! E SCRIVEREMO!». Questo è quanto dichiarato dal nostro Condottiero.
Per oggi, e quindi per quest’anno è tutto. Ci siamo abbastanza divertiti insieme (più voi alle mie spalle che io) e questo è l’importante.
Cosa? Ho detto che non mi sarei mai fermato? Ma per chi mi avete preso? Io ho il posto fisso e non mi possono cacciare dalla redazione, quindi vado in vacanza quando mi pare e piace.

Ci rivediamo, dunque, a settembre; e ricordate…

- Emanuele D’Amico, sotto l’approvazione del Leader

Nessun commento:

Posta un commento