Ebbene sì, signore e signori, ci siamo. L’anno
scolastico 2015/2016 è prossimo alla fine e tutti noi siamo già preoccupati su
cosa fare quest’estate mentre le ultime settimane di scuola trascorrono lente,
deprimendo tutti noi studenti, già ansiosi di ricevere il giudizio degli
insegnanti scritto su quel singolo pezzo
di carta sotto forma di svariati numeri, che, in ogni caso, non ci
rappresentano realmente.
La maggior parte degli studenti, ossia coloro che
non sono impegnati nel famigerato “esame di Maturità”, avranno probabilmente
già completato i propri percorsi formativi – copiando gli ultimi compiti in
classe e facendosi suggerire le risposte durante le interrogazioni finali – e
staranno già spremendosi le meningi pensando a come passare il Ferragosto,
ignari del fatto che la maggior parte di loro continuerà, per tutta l’estate, a
fare ciò che ha sempre fatto durante il corso dell’anno: una beneamata
ceppa grattarsi la panza.
Noi no. Il nostro obbiettivo di scimmie ammaestrate
continua imperterrito. Scriveremo fino alla fine dei tempi, e nulla ci potrà
fermare.
A parte l’esaurimento nervoso. Ma ancora non è sufficiente a fermare la nostra opera di bene.
A parte l’esaurimento nervoso. Ma ancora non è sufficiente a fermare la nostra opera di bene.
Ma in cosa consiste questa Opera Magna che i nostri eroi intendono continuare fino
alla fine dei loro giorni? È proprio questo che cercheremo di scoprire oggi.
Perché? Beh, mi pare abbastanza logico…
Perché abbiamo finito le idee.
A gentile concessione di Sua Maestà il
Caporedattore, abbiamo potuto intervistare un nostro collega: «Il lavoro dello
pseudogiornalista non è facile. Ogni settimana ci obbligano a scrivere idiozie
spacciandole per vere. Ci fanno lavorare in ambienti malsani, dove il colera è
alle porte, e i mezzi a nostra disposizione sono tecnologicamente arretrati,
per cui chi non è stremato dalle malattie lo è dalla fatica. Gli orari di
lavoro sono estenuanti, sono settimane che non vedo la mia famiglia- oh no, il
tempo è scaduto! Non voglio tornare dentro! Dite alla mia famiglia che gli ho
voluto beneeeeeee…». Non sentimmo mai più parlare di
lui.
Dopo svariate lettere di raccomandazione e diverse
bustarelle mandate a vuoto, siamo riusciti ad incontrare il Sommo Leader in
persona, Pietro Benito Magno Tancredi, che ha rilasciato alcune dichiarazioni.
«Durante il corso di quest’anno, voi luridi
schifosi pezzi di m amati redattori siete riusciti a produrre dei veri e
propri scempi letterari piccoli capolavori. Sono così fiero di voi
perché rappresentate la gioventù di questo regime. Ora potete tornare ai vostri
miseri lavori, miei cari sottoposti! E ricordate… che la parola d’ordine… è una
sola! SCRIVERE! E SCRIVEREMO!». Questo è quanto dichiarato dal nostro
Condottiero.
Per oggi, e quindi per quest’anno è tutto. Ci siamo
abbastanza divertiti insieme (più voi alle mie spalle che io) e questo è
l’importante.
Cosa? Ho detto che non mi sarei mai fermato? Ma per
chi mi avete preso? Io ho il posto fisso e non mi possono cacciare dalla
redazione, quindi vado in vacanza quando mi pare e piace.
Ci rivediamo, dunque, a settembre; e ricordate…
- Emanuele D’Amico, sotto l’approvazione del Leader
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